Sabato si svolge la seconda "Sena dei ossi" proposta dall'Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po. «Visto il successo dell'anno scorso - spiega il presidente Giacomo Bellato - quest'anno ci sposteremo all'hotel Mancin di Taglio di Po (alle 20) che è più capiente». Sarà l’occasione per ricordare le tradizioni della civiltà contadina attraverso la degustazione di ricette a base di carne di maiale. «È nostra intenzione fare ricerca sulla storicità e tradizione delle feste popolari e delle frazioni capirne l'ispirazione e la nascita, coinvolgendo tutta la popolazione con i ricordi dei più anziani e la partecipazione dei più giovani». L'assessore Doriano Mancin ha ricordato l'impegno dei ragazzi dell'Istituto comprensivo nel concorso per raccogliere i vecchi detti popolari. A fine anno scolastico sarà realizzata una pubblicazione. (Il Gazzettino, 8 Dicembre 2011, Pag. XIII) |
venerdì 9 dicembre 2011
Torna la "Sena dei ossi"
martedì 6 dicembre 2011
2^ Sena dei Ossi
Visto il successo dello scorso anno, riproponiamo la “ 2^ Sena dei Ossi” che si terrà sabato 10 dicembre 2011, alle h. 20:30 presso il ristorante Hotel Mancin di Taglio di Po.
Sarà ancora un’occasione di aggregazione, conoscenza e socializzazione per promuovere l’Accademia dei Sapori e Colori del Delta del Po, scoprire i ns prossimi impegni e renderVi partecipi delle attività svolte nell’anno in corso.
Durante la serata sarà ricordato il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia attraverso la ricerca e la documentazione svolta dagli autori del libro “Polesine in Armi” 1848-1870, Luigi Contegiacomo e Laura Fasolin , che avremo come graditi ospiti e che illustreranno l’irradiarsi, anche in Polesine , nella prima parte dell’ottocento degli ideali unitari che percorrevano tutta l’Italia.
La vostra presenza è indispensabile e gradita!
Sicuramente sarà una serata eccezionale per ricordare le tradizioni del passato della nostra civiltà contadina attraverso la degustazione di ricette a base di carne di maiale.
In attesa di farVi personalmente gli auguri natalizi, Vi salutiamo cordialmente.
Il Presidente ed il gruppo direttivo
Giacomo Bellato
Si prega di dare conferma della Vs presenza entro il 4 dicembre p. v. ai n. tel. 3332776879 - 3491461737
Il contributo della partecipazione è di 25 euro.
ROBA DA MAGNARE
PARTENSA col bevre el sprizeto
Dopo SCU’MISIEMO CON QUALCOSSA…..
Salame d’casa sule bronse co’n funghi difarenti e polenta de parolo brustlà
M’NESTRE:
Pasta e fasòi
Risòto d’tripa
Z’GUNDI( tanto par stare lèsieri):
Ossi de bòsgato buj’
Codghìn e lèngua de bòsgato co’n mostarda
CONTURNI:
Càpussi co’n pànseta
Fasòi in tècia co’n lugànga
DOLSE:
Fùgassa co’n patate mèricane
Pan e Vin Càbernet, Aqua normàle o vissì, Caftìn e cichèto.
mercoledì 30 novembre 2011
Una guida per un Delta tutto da gustare
Nel vademecum, anche un riepilogo dei film girati tra valli, scanni e casoni. Nel corso della serata è stata lanciata la realtà locale dell’Accademia del tartufo
PORTO VIRO – L’Accademia del tartufo di Papozze, presieduta da Dimer Manzolli, dopo l’istituzione delle delegazioni di Rovigo e Adria, ha lanciato lunedì sera, dalla terza cittadina polesana per numero di abitanti, la nuova delegazione dell’accademia. Un nuovo sodalizio, presieduto, per applauso unanime dei commensali al conviviale a Stigusti dell’altra sera, dall’architetto Marietto Laurenti, dal proprietario del ristorante Stigusti, Massimiliano Bosello, dal consigliere comunale di Porto Viro, Alessandro Tessarin, dal presidente dell’Accademia del baccalà, Rossano Zanella, dal sindaco di Loreo, Bartolomeo Amidei e dal vicesindaco, nonché assessore al Turismo Daniele Grossato, dal presidente dell’Accademia dei sapori e colori di Porto Viro, Giacomo Bellato. L’occasione è stata quella di presentare la guida del Touring Rovigo e Delta del Po – cinema e gastronomia: un insolito viaggio per scoprire le scenografie d’ambiente sulle strade d’argine, l’universo terracqueo delle vie delle valli, l’illustre passato dei centri urbani, antichi casoni e corti agricole, un mondo di intensa suggestione che è stato protagonista del cinema italiano. Ma ad aprire la piacevole serata, dove tra i piatti del menù regnava il tartufo del Delta, il riso Carnaroli e il pesce, è stato il sindaco di Porto Viro e presidente del Parco del Delta, Geremia Gennari. Itinerari a Rovigo e Delta del Po – ha detto Gennari - è la nuova guida turistica, che abbina il cinema e la gastronomia, escursioni, enogastromia, arte e cultura del nostro territorio. Una guida, sostenuta, oltre che dall’Ente Parco, dalla Regione Veneto e dalla Provincia di Rovigo e dalla Fondazione Banca del monte di Rovigo”, rappresentata durante la serata dal presidente Adriano Buoso. “Fare sistema è la cosa vincente – ha commentato nel suo intervento il vicesindaco di Rosolina Daniele Grossato – e per questa estate, visto che parliamo di cinema e gastronomia, mi attiverò per organizzare una rassegna cinematografica a Rosolina Mare, seguita in ogni suo appuntamento dall’escursione e la degustazione dei prodotti Igp”. Il giornalista Sergio Gambato ha poi fatto un excursus dei film citati nella guida presentata durante la serata , citando tra i film La giusta distanza del regista Carlo Mazzacurati, girato anche nel territorio di Porto Viro nel 2007. L’ultimo film girato a Porto Viro, in ordine cronologico, è del 2009, lascia perdere Johnny . A chiudere la serata, l’intervento dell’assessore regionale Isi Coppola, che ha sottolineato l’importanza e i buoni motivi per la valorizzazione del nostro territorio. Un connubio di storia, tradizione e cultura.
(Guendalina Ferro)
Da La Nuova Voce di Rovigo 30/11/2011
lunedì 14 novembre 2011
martedì 8 novembre 2011
In Polesine con i Carbonari

Per trascorrere un weekend di San Martino "fuori dal comune", da venerdì 11 a domenica 13 novembre, gli appassionati della storia e delle rievocazioni potranno vivere il Polesine da protagonisti della Carboneria Italiana. Nel centro di Fratta Polesine, in occasione del 150° dell'Unità d'Italia e per la 10° edizione dell'evento "Fratta Carbonara": banchetti e degustazioni di piatti a tema, passeggiate tra le ville un tempo abitate dagli attivisti carbonari, visite guidate a dimore storiche e ville palladiane, azioni sceniche con figuranti in costume d'epoca per rivivere gesta e avvenimenti del Risorgimento italiano. Un soggiorno in Polesine in cui attori ed ospiti si confondono, entrando a far parte della storia d'Italia che percorre la "terra tra i due fiumi". www.inpolesine.com
La storia dell'indipendenza italiana torna a vivere in Polesine con le vicende legate alla Carboneria italiana, società segreta fondata nel primo Ottocento per diffondere clandestinamente i valori patriottici e liberali, contro la dominazione austriaca e verso un ideale di indipendenza italiana.
Nelle nebbiose campagne polesane, uno scenario in cui si può percepire ancora oggi un'aurea di leggenda, i moti carbonari trovano a Fratta Polesine il riferimento più noto e spettacolare: la rievocazione storica della tragica vicenda del banchetto giorno di S. Martino del 1818 nella prestigiosa villa cinquecentesca Grimani-Molin, ora Avezzù-Pignatelli, di Fratta Polesine. Proprio qui, in piena occupazione austriaca, alcuni esponenti locali della Carboneria organizzarono il giorno di S. Martino del 1818 un banchetto in nome dell'Italia Unita, indipendente e repubblicana. Gli Austriaci, venuti a conoscenza del luogo, dello scopo dell'incontro e dei nomi dei partecipanti iniziarono in tutto il Polesine una dura repressione che condusse i patrioti nelle carceri veneziane dove, dopo estenuanti interrogatori e processi, furono condannati a lunghi anni di duro carcere da scontare nelle prigioni dello Spielberg, in Moravia, oggi Repubblica Ceca.
Anche quest'anno, per la 10° edizione, Fratta Polesine celebrerà questo fatto storico nel Banchetto Carbonaro, cena drammatizzata in programma venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 novembre e nella rievocazione storica per le strade del centro storico domenica 13 novembre tra figuranti in costume, venditori, saltimbanchi e cantastorie che faranno da cornice all'evento.
Dalla sua spettacolarizzazione e drammatizzazione, alla conoscenza e approfondimento storico e culturale attraverso il fascino della pianura polesana tra ville e vie fluviali. Si potranno, infatti, visitare le superstiti dimore dei patrioti in una passeggiata tra le Ville Carbonare, che si racconta fossero tra loro collegate da passaggi segreti e cunicoli.
Un'occasione per conoscere il Polesine anche attraverso i sensi, con i menu a tema carbonaro nei ristoranti e agriturismo di Fratta e dintorni.
Legame e amore per la propria terra, orgoglio e desiderio di riscatto nella lotta per i propri ideali, laboriosità e determinazione: sono i tratti distintivi mantenuti nel tempo che restituiscono il ritratto di una comunità polesana radicata, semplice, ospitale e intessuta di valori e tradizioni che accolgono.
LE PROPOSTE WEEKEND
VIAGGIO IN POLESINE DA PROTAGONISTA DELLA CARBONERIA ITALIANA. 11-13 novembre 2011
Proposta "Family and Friends"
Per fare un tuffo nel passato vivendo da protagonisti al tempo della Carboneria Italiana, dalla sua spettacolarizzazione e drammatizzazione, alla rievocazione storica della tragica vicenda del banchetto di San Martino del 1818, all'approfondimento storico e culturale attraverso il fascino della pianura polesana tra ville e vie fluviali. Attori ed ospiti si confondono, entrando a far parte della storia d'Italia, che percorre la "terra tra i due fiumi". http://www.inpolesine.com/
Per la tua voglia di scoprire
La festa di San Martino nella Fratta Austriaca del 1818 Rievocazione storica con animazione, figuranti in costume, azioni sceniche e musiche d'epoca. Quando: domenica 13 novembre dalle 15.00. Dove: Centro storico Fratta Polesine Info: Comune di Fratta Polesine, tel. +39 0425.668030, info@comune.frattapolesine.ro.it, http://www.comune.frattapolesine.ro.it/
Banchetto Carbonaro Rievocazione storica del banchetto avvenuto a Villa Grimani Molin l'11 novembre 1818. Cena con menù d'epoca e dramatizzazione dell'evento. Quando: venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 novembre alle 20.30. Dove: Villa Grimani Molin-Avezzù Pignatelli Per prenotazioni: Comune di Fratta Polesine, tel. +39 0425.668030, info@comune.frattapolesine.ro.it, http://www.comune.frattapolesine.ro.it/
Visite alle Ville dei Carbonari Visita guidata di Villa Molin Avezzù e altre dimore dei carbonari: la seicentesca villa Monti e Villa Dolfin, Villa Fanan, già residenza del carbonaro Antonio Villa. Proseguendo lungo lo scolo Valdentro il percorso termina con Villa Oroboni. Quota per persona: gratuito. Quando: sabato 12 alle 15.30 e domenica 13 alle 10.30. Dove: Villa Grimani Molin-Avezzù Pignatelli, Fratta Polesine Info: Ce.Di. - Turismo&Cultura, tel. +39 0425.21530, cedi@turismocultura.it, http://www.turismocultura.it/
Per i tuoi sensi
Ristorante Villa Gardenia Via San Giorgio, 188 - Fratta Polesine (RO), Tel. +39 0425.668497 , www.villa-gardenia.it Menù carbonaro a partire da euro 25 a persona
Hotel Best Western Cristallo Viale Porta Adige, 1 - Rovigo, Tel. +39 0425.30701 , www.cristallorovigo.com A partire da euro 18 a persona
Agriturismo Corte Carezzabella Via Marconi, 752 - San Martino di Venezze (RO), Tel. +39 0425.176157, www.cortecarezzabella.com Degustazioni prodotti a partire da euro 10 a persona
Ristorante La Coccinella Via Silvestri, 9 - Rovigo - Tel. +39 347.4198896 , coccinellarovigo@libero.it A partire da euro 30 a persona
Trattoria Al Ponte Via Bertolda, 27 - Lusia (RO), Tel. +39 0425.669177 , www.trattoriaalponte.com A partire da euro 30 a persona
Azienda agrituristica Valgrande Via Riviera, 849 - Bagnolo di Po (RO), Tel. +39 0425.704086 , www.agrivalgrande.com A partire da euro 25 a persona
Per soggiornare
Agriturismo Il Bosco Via Tre Martiri, 134 - Rovigo, Tel. +39 0425.30130, www.agriturismoilbosco.it A partire da euro 35 a persona
Agriturismo Corte Carezzabella Via Marconi, 752 - San Martino di Venezze (RO), Tel. +39 0425.176157 , www.cortecarezzabella.com A partire da euro 40 a persona
Agriturismo Valgrande Via Riviera, 849 - Bagnolo di Po (RO), Tel. +39 0425.704086 , www.agrivalgrande.com A partire da euro 25 a persona
B&B La Bordeghina Via Marconi 1477 - Pontecchio Polesine (RO), Tel. +39 0425.31263, www.bordeghina.it A partire da euro 35 a persona
Hotel Best Western Cristallo Viale Porta Adige, 1 - Rovigo, Tel. +39 0425.30701, www.cristallorovigo.com A partire da euro 30 a persona
Unaway Hotel Occhiobello Via Eridania, 36 Occhiolbello (RO) - Tel. +39 0425 750 767, www.unawayhotels.it A partire da euro 35 a persona
Altri appuntamenti
Fiera di San Martino Nel centro storico di Castelmassa dal 12 al 14 novembre si terrà la 193° edizione della fiera di San Martino con esposizione e degustazione di prodotti tipici locali.
domenica 6 novembre 2011
Festival del baccalà a Ca' Dolfin
CA’ DOLFIN Ultima tappa in Polesine del Festival dedicato al pesce della cucina tradizionale veneta. Prelibatezze in gara, trionfa l’antipasto. Protagonista della serata all’Aurora l’insalatina di baccalà con tartufo del Delta
Porto Tolle - Sono stati Ca' Dolfin e il ristorante Aurora ad avere l'onore di di ospitare in Polesine, dopo Lusia e Granze, la terza ed ultima tappa del Festival del baccalà. Un appuntamento enogastronomico di alto livello organizzato dall'Accademia italiana della cucina in collaborazione con la Confraternita del bavarolo e con la Dogale Confraternita del baccalà mantecato di Venezia per premiare la portata più prelibata a base di baccalà. A spuntarla per un solo voto nel menù servito ed assaggiato dai 75 “degustatori” presenti l'altra sera e chiamati a votare a termine della cena, è stato l'antipasto; ovvero l'insalatina tiepida di baccalà con crostino di Battagin e tartufo del Delta che ha superato di poco per l'appunto (36 voti contro 35) il primo, la crespella di baccalà servita con salsa al radicchio di Treviso caramellato, anch'essa molto amata dal pubblico, e che ha staccato di molto il secondo piatto ovvero il rotolino di baccalà allo speck e peperone giallo con polenta bianca del Delta (4). Il tutto degustato ed abbinato ai vini dell'azienda vinicola Inama di San Bonifacio. La serata è stata ben accompagnata dall'instancabile simpatia di Giancarlo Checchinato, membro camerlengo della Confraternita del Bavarolo e dalla ironia, tutta in dialetto polesano, del professore poeta e scrittore Gianni Sparapan. Ad arricchire la serata anche i “commenti enogastronomici” forniti dall'ex parlamentare Giuseppe Fini e da Rossano Zanella, membri dell'Accademia Italiana della cucina. “Il Polesine non è più una terra sconosciuta o di confine - il commento unanime della giuria - ma è un luogo che sa farsi apprezzare per i prodotti che offre ed i piatti che sa servire”. Giovedì 1 dicembre è la serata finale del Festival del baccalà: si terrà a Torreglia, all’Antica Trattoria Ballotta. Soddisfazione per chi ha ospitato l'evento: Daniele, Paolo ed Andrea che insieme seguono da oltre 10 anni il ristorante Aurora di Ca' Dolfin e hanno promosso piatti di prima scelta che, sono convinti, sapranno ben rappresentare Porto Tolle ed il Polesine nella sfida fra 26 ristoranti del Veneto nella partecipazione al Festival regionale del baccalà. E sul fatto poi che il piatto di baccalà fatto in modo tradizionale non sia stato servito, beh questo è stato uno degli ulteriori stimoli che hanno fatto pensare e prevedere che tra non molto si possa organizzare, magari sempre qui nel Delta, una serata a tema per vedere serviti piatti tradizionali. “Piatti e portate che nel ristorante Aurora di Ca' Dolfin – come sottolinea Daniele Biccari – sono regolarmente inseriti nel menù giornaliero e proposti nella maniera tipica polesana con il pomodoro, accompagnato da polenta bianca abbrustolita”. Tra gli invitati sotto il profilo istituzionale presenti e venuti ad assaggiare le prelibatezze nostrane a base di baccalà sua eccellenza il prefetto di Rovigo Romilda Tafuri, quindi diversi amministratori locali, tra cui l'assessore Raffaele Crepaldi, ma anche conosciute ed impegnate realtà associative come l'Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po.
Mirco Avanzo
(La Voce di Rovigo 6/11/2011)
mercoledì 29 giugno 2011
Perle gastronomiche alla Ganzega
ADRIA - (G. Fr.) Ganzega suggestiva di scena nei giorni scorsi alla trattoria «Alla Rosa» di Bellombra. Non storica rievocazione, per quanto fedele, ma due ore leggere fuori dal tempo con tutti gli ingredienti del caso che hanno concorso a creare la giusta atmosfera. A fare da collante Leccornie vere e proprie, inimitabili, uniche e singolari secondo Paolo Rigoni, fiduciario di Slow Food: «Sono le perle della diversità polesana, una terra ritenuta piatta ed uniforme, ma in realtà ricca di tante specificità come il salame gentile e la bondiola della lingua dell'azienda Tumiatti, i formaggi pecorini di Ivo Tavarolli, il pane biscotto di Villadose dei panifici Ospiti graditi della manifestazione, il presidente del Parco, Geremia Gennari, e Giacomo Bellato, presidente dell'Accademia dei Sapori e Colori del Delta del Po di Porto Viro. Entrambi in sintonia con Slow Food sulla necessità di salvaguardare insieme al cibo, storia, tradizione, cultura e territorio. (Il Gazzettino, Martedì 28 Giugno 2011) |
domenica 22 maggio 2011
Tutti pazzi per il bianchetto
Porto Viro - Dopo il taglio del nastro del sindaco Geremia Gennari, alla biblioteca di via dei VII Mari, si è svolto nella sala dell’ex macello il convegno sul tartufo, relazionato dal presidente dell’Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po, Giacomo Bellato, dal presidente dell’Accademia del tartufo, Dimer Manzolli, e dallo scrittore Sergio Garbato.
L’incontro, è stato aperto dal consigliere comunale Alessandro Tessarin che ha evidenziato che per la prossima edizione sarà attivato un corso di formazione sul tartufo, in sinergia con i vari enti, per avviare così un percorso di valorizzazione e dare la possibilità di aprire un’attività imprenditoriale per la produzione del bianchetto.
Dal convegno è emerso sostanzialmente l’importante percorso per consolidare il tartufo bianchetto, tra le eccellenze dei prodotti del territorio, che deve essere realizzato attraverso un adeguato marketing territoriale, secondo Bellato. Mentre a fare un excursus storico del cibo degli dei ci ha pensato il professor Dimer Manzolli, autore dei “quaderni”, dove si parla del territorio e di tartufi, senza trascurare le ricette a base di bianchetto.
Nel suo intervento il dottor Garbato, per riallacciarsi al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ha citato il grande statista piemontese Camillo Benso Conte di Cavour, che usava utilizzare il tartufo per cene a scopi diplomatici. Al termine del convegno, la presidente della provincia Virgili e il sindaco Gennari, hanno premiato i primi tre classificati della gara di cerca del tartufo, vinta da Roberto Asfidistria di Villadose, seguito da Danilo Zennaro e Flavio Corallo.
E sempre nell'ambito della festa del tartufo si è svolta la biciclettata “Pedala e cammina per Donada e Contarina”. Il gruppo, composto da una decina di partecipanti, è partito da piazza Repubblica per arrivare nella pineta di Donada, a San Giusto, con la bici a mano lungo i sentieri si è attraversata per lungo le dune con i free bikers, Mauro e Vincenzo, una visita guidata, parlando delle dune fossili e del suo habitat, che agli inizi di primavera mostra l’evoluzione di diverse specie di alberi e delle erbe selvatiche commestibili.
Lasciate le dune fossili in bici si è arrivati al centro operativo polifunzionale del servizio forestale di via IV Novembre, per l’osservazione ai microscopi per vedere la micorizzazione delle piantine idonee a essere messe a dimora per la produzione del classico tartufo bianchetto. Poi la ripartenza ancora lungo le dune fossili per arrivare in tempo al convegno sul tartufo presso la sala dell’ex macello.
Nel pomeriggio, piazza Repubblica, abbellita dalle opere d’arte degli “artisti del Delta”, è stata invasa dal raduno delle vespe del vespa club Delta del Po, seguiti dalla dimostrazione di falconeria, oltre alle performance canore delle giovani generazioni, che hanno cantato per i loro papà.
A collegare i punti strategici e peculiari della città, la carrozza con i cavalli e il trenino Puffetto. Degno di nota anche il laboratorio di creta, curato dai gestori del museo del miele di Ca’ Cappellino.
Sublime la conviviale di mezzogiorno al ristorante Zafferano, naturalmente a base di tartufo arricchito dalle immancabili battute dell’avvocato Luigi Migliorini, mentre la rassegna gastronomica del bianchetto ha interessato anche i ristoranti Al Bacino, La Corte e Sti Gusti.
Guendalina Ferro
(La Voce di Rovigo, Lunedì 21 Maggio 2011)
mercoledì 18 maggio 2011
Una ciabatta lunga quaranta metri
IL RECORD La nuova impresa di Cavallari, artista del pane, per un pomeriggio speciale. Festa grande in piazza Garibaldi. E, dall’altro, un elicottero ha immortalato il tutto
di Marina Ravara
ADRIA - Il pane di Adria, anzi il “pane patrimonio dell’Italia” come lo ha chiamato proprio chi quasi 30 anni fa lo ha inventato: Arnaldo Cavallari. Ieri pomeriggio infatti 40 metri di pane Ciabatta, che ha preso la forma dell’Italia, era disteso su tutta la piazza Garibaldi a far gola a grandi e piccoli che si sono affollati per vedere la Ciabatta da record. Dopo la benedizione impartita da monsignor Mario Furini, arciprete della chiesa Cattedrale, Cavallari circondato dalla festosità di tanti bambini, ha ringraziato quanti hanno collaborato alla riuscita dell’impresa, davvero non facile. Molti i panifici che hanno dato il proprio contributo, a partire dal panificio Ferrarese e Menin di Adria, Masatti e figlio, Casellato Stefano, Cazzola Giovanni, Rossi Paolo, Lorenzo e figlio di Crespino e Naccari Micael di Porto Viro. Altri amici hanno accompagnato Cavallari in questa impresa da record, come l’Accademia dei Sapori e Colori di Porto Viro e i volontari dell’associazione Adria Nostra, che ha provveduto a distribuire il pane al pubblico, Adria shopping, le Cartiere del Polesine e la Diocesi di Adria. Tra il pubblico poi un ospite speciale: l’onorevole Rocco Buttiglione, invitato dal candidato sindaco Stefania Tescaroli per un comizio in vista delle prossime elezioni. Ma appena i tanti bambini sono usciti dalla Grotta di Lourdes per dare inizio ai festeggiamenti della Ciabatta, anche Buttiglione non ha resistito, e accompagnato da Tescaroli e i compagni di lista, si è avvicinato alla piazza. A riprendere dall’alto il pomeriggio di festa, un elicottero con a bordo il fotografo Mattia Mincuzzi.
(La Voce di Rovigo, 15 Maggio 2011)
martedì 17 maggio 2011
lunedì 16 maggio 2011
L’Unità vista dal Polesine
ANNIVERSARI La Confraternità del Bavarolo riscopre un Artusi segreto. Garbato: "Il grande gastronomo ha avvicinato Nord e Sud". Celebrato anche il gemellaggio con l’Accademia di Porto Viro
ROVIGO - Conviviale "Artusiana" nel 150. dell'Unità d'Italia. La Confraternita del Bavarolo di San Cassiano di Crespino si è ritrovata dopo la pausa invernale con l’entusiasmo di sempre nel valorizzare e far conoscere il territorio polesano attraverso la conoscenza e la riscoperta delle tradizioni enogastronomiche nella sede della Confraternita, "Il Borgo La Romanina" di San Cassiano di Crespino. L’incontro ha avuto lo scopo di celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia attraverso la riscoperta di alcune ricette del grande gastronomo italiano Pellegrino Artusi nel centenario della sua morte. L'Artusi fu il primo a formulare uno studio sull'identità della Cucina Italiana con il Manuale "La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene". E la Conviviale è stata anche l'occasione per celebrare con un Patto di gemellaggio e collaborazione, inteso a valorizzare e far conoscere il Polesine e il suo delta del Po, con la "Benemerita Accademia dei sapori dei colori del Delta del Po" di Porto Viro. Apprezzato l’intervento del Prefetto, Romilda Tafuri, che vede nel Polesine una provincia attiva e fortemente legata alle belle tradizioni del proprio territorio. Il professor Sergio Garbato ha parlato e raccontato aneddoti e tratti di storia legati al grande cultore della Cucina Italiana, Pellegrino Artusi, che ha avuto la capacità di unire Sud e Nord con una delle più importanti pubblicazioni letterarie gastronomiche ed unica nel suo modo di proporre il mangiar bene. Ma a mettere in pratica tutte queste parole è stato Massimo, il titolare del ristorante "Da Giuseppe" di Copparo che con il suo staff ha predisposto la serata culinaria.
La Cerimonia di gemellaggio ha visto la sottoscrizione di un accordo di fratellanza su di una pergamena dove il Delta del Po risplendeva con i suoi colori e faceva sentire i suoi sapori. Il gemellaggio verrà sancito ufficialmente con la prossima Conviviale che si terrà nel Delta del Po dove l'Accademia dei Sapori e dei Colori con a capo il suo presidente Bellato ospiterà La Confraternita del Bavarolo.
(Il Gazzettino, Domenica 15 Maggio 2011, pag. VIII)
domenica 15 maggio 2011
venerdì 13 maggio 2011
Penisola croccante con la Ciabatta Italia
La composizione record sul sagrato della Cattedrale
Adria - La ciabatta secondo gli esperti è il tipo di pane che meglio rispecchia il sentimento italiano della vita. In quest'ottica Adria, città che ha dato i natali a questo pane ha dato il là in piazza Garibaldi ad una prova da record. Arnaldo Cavallari e l'Accademia del pane, in sinergia con il fotografo adriese Mattia Mincuzzi, Adria Nostra, l'Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po ed altre realtà territorio non hanno iscritto il loro nome a lettere cubitali nel libro dei record, mancavano infatti i giudici, ma grazie ad un pool di forni e alla sensibilità delle Cartiere del Polesine, hanno allestito sul sagrato della cattedrale, coprendolo interamente, una Italia di pane della lunghezza di circa 40 metri. Se non è record, poco ci manca. Non si è trattato di un pezzo unico ma di un'insieme di ciabatte di varie misure che sono andate a comporre, grazie ad una sagoma una croccante penisola. Al termine, distribuzione del pane italico ma soprattutto, adriese. Cavallari, inoltre, ha voluto dare un tocco artistico alla sua produzione, evidenziando lungo lo stivale le tre città più importanti a suo modo di vedere: Roma, Milano ed Adria. A benedire l'opera, che poi è stata distribuita gratuitamente, l'arciprete della cattedrale, mons. Mario Furini, presente con don Fabio Finotello ed i bambini del fioretto. In piazza anche il vicepresidente della Camera dei Deputati, Rocco Buttiglione, sceso in città per un appuntamento politico che è stato favorevolmente colpito dalla creazione.
(Il Gazzettino, Venerdì 13 Maggio 2011, Pag XIII)
giovedì 31 marzo 2011
Quando il tartufo diventa cultura
PAPOZZE - (m.t.) Oltre che un incontro conviviale, quello de «L'Ottocento e il tartufo elegante», messo in cantiere nei giorni scorsi dall'Accademia del tartufo del Delta del Po al ristorante Le Magnolie di Papozze, è stato soprattutto un evento culturale.
La serata si è aperta con l'ascolto dell'inno di Mameli in una sala addobata con coccarde tricolori. Anche lo chef Costantino Loiacono, il figlio Giuseppe e il personale erano vestiti con il tricolore. Quindi le ricette ottocentesche rivisitate in chiave attuale, tra le quali non poteva mancare il classico risotto al tartufo e la faraona ripiena al tartufo. Il presidente dell'Accademia Dimer Manzolli ha ricordato due personaggi che hanno legato il loro nome al territorio: il compositore adriese Nino Cattozzo nel 50° dalla morte e il genero Luigi Salvini, fondatore di Bosgattia. Sergio Garbato ha quindi condotto i commensali agli anni dell'unità d'Italia, illustrando quel mondo attraverso la mostra su Fortuny e l'Ottocento elegante in corso a palazzo Roverella. Sono quindi intervenuti Adriano Buoso neo presidente della delegazione di Rovigo dell'Accademia, Giacomo Bellato presidente dell'Accademia dei sapori e colori del Delta del Po di Porto Viro, Sandro Tessarin consigliere delegato al turismo del comune e Mauro Bonfà vice preside dell'Istituto Alberghiero di Adria.
(Il Gazzettino, Mercoledì 30 Marzo 2011, pag. XI)
giovedì 3 marzo 2011
Turismo, la scommessa del Polesine
L’Assessore Regionale Coppola e il Presidente dell’Ente Parco del Po Gennari a dibattito sui temi del territorio
Adria (RO) - Porte aperte all’Istituto Alberghiero Giuseppe Cipriani di Adria dove martedì 22 febbraio sera, si è svolta la terza cena-evento della rassegna culinaria “Polesine, cultura da gustare 2011”, organizzata e diretta da alunni e docenti dell’IPSSAR polesano.
Ospiti d’onore per la serata l’Assessore Regionale all’Economia e Sviluppo Marialuisa Coppola e il Presidente dell’Ente Parco del Delta del Po Geremia Gennari, coinvolti dalla giornalista e moderatrice Giovanna Pastega in un dibattito conviviale sui principi ispiratori delle politiche turistiche del territorio.
A offrire il primo spunto di riflessione i legumi, frutti tipici del territorio polesano e protagonisti del menù di degustazione della serata. «Nei territori a vocazione turistica e naturalistica», ha esordito la giornalista Giovanna Pastega, «i prodotti della terra e la tradizione culinaria sono un ottimo biglietto da visita da esibire al turista e in generale un prezioso volano per lo sviluppo economico di tutta l’area». «Bisogna però credere nei propri talenti e prima ancora capirne a fondo il valore».
«Questa è la vera sfida del Polesine e la scommessa fondamentale delle istituzioni sul territorio», ha risposto l’Assessore Marialuisa Coppola all’apertura di Giovanna Pastega. «Nell’arco degli ultimi vent’anni è avvenuto un cambiamento progressivo e in positivo della percezione delle potenzialità di quest’area, dentro e fuori i suoi confini. La Regione ha dato un ampio contributo in questo senso, ma la maggior parte del lavoro è stata svolta dai cittadini polesani». E mentre a livello nazionale, ha spiegato l’Assessore Coppola, il Veneto è arrivato negli anni a conquistare il primo posto nella classifica delle regioni più visitate d’Italia, a livello regionale il Polesine ha dato prova di buona accoglienza, puntando da un lato sui propri pezzi forti, ovvero bellezza naturalistica e prodotti tipici, e dall’altro sulla formazione professionale e sull’offerta turistica di qualità. “È stata fatta rete”, come si sente spesso dire. E l’Assessore Coppola non ne è affatto stupita: il concetto di rete, infatti, è insito per natura nel popolo polesano che abita un territorio «caratterizzato dall’acqua, dove tutti gli scambi da sempre avvengono lungo un sistema di corsi d’acqua». Una rete, appunto.
«L’autopromozione di un territorio da parte della sua gente è la miglior forma di pubblicità che ci possa essere», ha continuato il Presidente dell’Ente Parco del Delta del Po Geremia Gennari. «Un meccanismo che si nutre dell’orgoglio per la propria terra e che ha bisogno di certe molle per poter scattare». E le molle per Geremia Gennari sono le istituzioni come la Regione, la Provincia, l’Ente Parco, l’Istituto Cipriani. Solo la loro azione congiunta può incentivare la nascita di una struttura imprenditoriale nel settore turistico favorendo lo sviluppo economico di tutto il Polesine. «Chi con la politica, chi con la formazione e l’istruzione professionale al turismo contribuiamo tutti alla stessa causa e perseguiamo un unico obiettivo», ha concluso il Preside dell’Istituto Cipriani, Daniele Stoppa. «Una scommessa che nel tempo ci sta ripagando: per il prossimo anno scolastico 2011/2012 abbiamo già avuto circa 280 richieste d’iscrizione, ovvero circa 12 classi prime. Questo significa che l’occupazione nel comparto turistico - alberghiero è ambita dai giovani e che presto avremo un numero significativo di nuovi imprenditori e professionisti di settore».
Ad offrire i prodotti serviti in tavola per la serata l’Azienda Agricola Tumiatti Salumi, l’Azienda Speciale per i mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina, l’Erboristeria L’Albero delle Esperidi, l’Azienda Agricola Galassa, Partesa, l’Azienda Agricola Ca’ Rugate, l’Azienda Agricola Le Barbarighe, la Società Agricola Bernardi Pietro e figli, l’Associazione Produttori Patata Dolce di Valliera, Il Polesine Società Cooperativa, la Società Consortile Risicoltori Polesani, l’Accademia del pane by Arnaldo Cavallari, il panificio La Mesa e le Antiche Distillerie Mantovani.
domenica 27 febbraio 2011
Il Polesine protagonista su Donna Moderna
Il Polesine è su Donna Moderna. Il popolare settimanale femminile della casa editrice Mondadori pubblica, nel numero sino ad oggi in edicola, una bellissima doppia pagina intitolata "Primavera sul Po" invitando le lettrici a godere la nuova stagione là dove i "Paesaggi cambiano a ogni soffio di vento, là in quella striscia di Veneto dove il fiume incontra il mare. E che, quando la natura si risveglia, regalano un arcobaleno di colori incredibili. Perché per emozionarsi non c'è bisogno di arrivare in capo, al mondo, basta saper guardare i tesori di casa nostra".
Il servizio, firmato da Isabella Colombo, è segnalato anche sulla copertina del settimanale. Il testo della Colombo è accompagnato da tre splendide immagini dell'Isola di Scano Boa, degli "orti d'acqua" di Scardovari e da una immagine primaverile di Adria, definita "la piccola Venezia". Altre immagini sono disponibili con il sistema Qr code, fotografando il quadrato pubblicato sulla rivista con il proprio cellulare.
"Il servizio su Donna Moderna è solo il più recente dei molti che in questi mesi sono stati pubblicati o messi in onda sul nostro Delta, commenta il Presidente dell'Ente Parco Geremia Gennari.
Tutti nati dall'educational per la stampa italiana organizzato dal Parco e dalla Regione del Veneto in concomitanza con il Premio Parchi del Veneto conferito lo scorso ottobre.
Del nostro Delta si sono occupati con ampi servizi o segnalazioni di livello, uscite tutte dal tono decisamente positivo, altri media di larga diffusione, da Famiglia Cristiana al Corriere della Sera, al mensile Case & Country, Turismo all'aria aperta, al Venerdì di Repubblica. Il Delta e il Polesine sono stati oggetto anche di importanti servizi televisivi nazionali andati in onda, con ampi servizi, su tutte e tre le reti nazionali della Rai, su TV2000 e altre emittenti specializzate.
Sono segnalati come di imminente uscita servizi e proposte per viaggi e week-end su Qui Touring, Corriere Style, Intimità. Le meraviglie del Delta saranno anche illustrate su Marie Claire Maison.
Credo che per il Delta e il Polesine si sia trattato di un buon lavoro di immagine, oltre tutto senza costi se non l'ospitalità di 2 giorni a una decina di giornalisti. Spero che a questo nostro contributo facciano presto seguito le azione di promozione dell'intero Polesine. I giudizi entusiasti che sul nostro territorio hanno espresso i giornalisti invitati a conoscerlo, confermano che abbiamo in mano le carte giuste, spetta a noi crederci e spenderle al meglio".
Il servizio, firmato da Isabella Colombo, è segnalato anche sulla copertina del settimanale. Il testo della Colombo è accompagnato da tre splendide immagini dell'Isola di Scano Boa, degli "orti d'acqua" di Scardovari e da una immagine primaverile di Adria, definita "la piccola Venezia". Altre immagini sono disponibili con il sistema Qr code, fotografando il quadrato pubblicato sulla rivista con il proprio cellulare.
"Il servizio su Donna Moderna è solo il più recente dei molti che in questi mesi sono stati pubblicati o messi in onda sul nostro Delta, commenta il Presidente dell'Ente Parco Geremia Gennari.
Tutti nati dall'educational per la stampa italiana organizzato dal Parco e dalla Regione del Veneto in concomitanza con il Premio Parchi del Veneto conferito lo scorso ottobre.
Del nostro Delta si sono occupati con ampi servizi o segnalazioni di livello, uscite tutte dal tono decisamente positivo, altri media di larga diffusione, da Famiglia Cristiana al Corriere della Sera, al mensile Case & Country, Turismo all'aria aperta, al Venerdì di Repubblica. Il Delta e il Polesine sono stati oggetto anche di importanti servizi televisivi nazionali andati in onda, con ampi servizi, su tutte e tre le reti nazionali della Rai, su TV2000 e altre emittenti specializzate.
Sono segnalati come di imminente uscita servizi e proposte per viaggi e week-end su Qui Touring, Corriere Style, Intimità. Le meraviglie del Delta saranno anche illustrate su Marie Claire Maison.
Credo che per il Delta e il Polesine si sia trattato di un buon lavoro di immagine, oltre tutto senza costi se non l'ospitalità di 2 giorni a una decina di giornalisti. Spero che a questo nostro contributo facciano presto seguito le azione di promozione dell'intero Polesine. I giudizi entusiasti che sul nostro territorio hanno espresso i giornalisti invitati a conoscerlo, confermano che abbiamo in mano le carte giuste, spetta a noi crederci e spenderle al meglio".
giovedì 24 febbraio 2011
Tartufo, re della città per due giorni
Porto Viro - Fervono i preparativi per la sesta edizione della giornata del tartufo, che quest’anno si svolgerà il 19 e 20 marzo. La due giorni dell'evento, patrocinata dalla Regione Veneto e dal Parco regionale del Delta del Po, verrà realizzata dalla città di Porto Viro in collaborazione con l’Accademia del tartufo del Delta del Po, l'Accademia dei Sapori e Colori del Delta del Po, il corpo forestale regionale e i ristoranti della città polesana.
“Nella due giornate del tartufo, le proposte programmate - fa sapere il consigliere comunale Alessandro Tessarin - saranno articolate in maniera a più ampio impatto comunicativo-promozionale rispetto alle scorse edizioni”.
“Lo scopo dell’evento a tema - prosegue Tessarin - ha l’ambizioso obiettivo di lanciare il territorio di Porto Viro nel ricercato palcoscenico regionale e nazionale delle aree rinomate per il prestigioso tartufo bianchetto, attirando in tal modo l’interesse e la curiosità di conoscere questo territorio e gustare i suoi prodotti”.
Il tartufo bianchetto o Marzuolo (tuber albidum pico) è una specie di tartufo bianco che ha un valore commerciale inferiore al tartufo bianco, ma è molto ricercato per tradizione nelle zone del Delta dove il terreno è sabbioso limoso o semplicemente sabbioso come nei litorali, oppure in simbiosi con le radici del pino domestico, della Roverella e dei pioppi.
Di colore bianco sporco e con caratteristiche irregolari, una volta che giunge alla maturazione il bianchetto diventa più liscio e scuro con un aroma abbastanza forte, un po’ piccante e agliaceo ma gradevole nei piatti che lo vedono il re. “Questa risorsa naturale - fa sapere Tessarin - trova un ulteriore ragione d’essere per la presenza nel territorio comunale di un centro operativo polifunzionale del servizio forestale regionale, dove è stato realizzato un vivaio di coltivazione delle specie autoctone del delta e del tartufo, che da diversi anni collabora con questa amministrazione per supportare le attività di divulgazione scientifica e didattica del prodotto, nonché la coltivazione di tartufaie e fini imprenditoriali, promuovendo un uso del territorio in sintonia con le naturali colture e incentivando la piantumazione di specie arboricole”.
Nella giornata del 19 infatti, le scuole elementari e medie visiteranno il centro sperimentale per la tartuficoltura di via IV Novembre, e non mancherà il convegno in sala Eracle, rivolto agli appassionati, cultori e ai curiosi di apprendere le qualità di questo pregiato fungo in cucina e come prodotto principale per la coltivazione di tartufaie per una eventuale attività imprenditoriale.
Nella giornata di domenica, sarà prevista la gara di cerca del tartufo con i cani specializzati nella pineta del centro San Giusto, seguita dalla premiazione nel pomeriggio, mentre nella piazza centrale si svolgerà il mercatino enogastronomico.
Inoltre sarà previsto il convegno tematico sul tartufo tipico del nostro territorio, e sarà prevista seconda edizione di “Pedala e cammina per Donada e Contarina”.
E per la gioia dei bambini non mancheranno i giochi in piazza e i gonfiabili.
“Nella due giornate del tartufo, le proposte programmate - fa sapere il consigliere comunale Alessandro Tessarin - saranno articolate in maniera a più ampio impatto comunicativo-promozionale rispetto alle scorse edizioni”.
“Lo scopo dell’evento a tema - prosegue Tessarin - ha l’ambizioso obiettivo di lanciare il territorio di Porto Viro nel ricercato palcoscenico regionale e nazionale delle aree rinomate per il prestigioso tartufo bianchetto, attirando in tal modo l’interesse e la curiosità di conoscere questo territorio e gustare i suoi prodotti”.
Il tartufo bianchetto o Marzuolo (tuber albidum pico) è una specie di tartufo bianco che ha un valore commerciale inferiore al tartufo bianco, ma è molto ricercato per tradizione nelle zone del Delta dove il terreno è sabbioso limoso o semplicemente sabbioso come nei litorali, oppure in simbiosi con le radici del pino domestico, della Roverella e dei pioppi.
Di colore bianco sporco e con caratteristiche irregolari, una volta che giunge alla maturazione il bianchetto diventa più liscio e scuro con un aroma abbastanza forte, un po’ piccante e agliaceo ma gradevole nei piatti che lo vedono il re. “Questa risorsa naturale - fa sapere Tessarin - trova un ulteriore ragione d’essere per la presenza nel territorio comunale di un centro operativo polifunzionale del servizio forestale regionale, dove è stato realizzato un vivaio di coltivazione delle specie autoctone del delta e del tartufo, che da diversi anni collabora con questa amministrazione per supportare le attività di divulgazione scientifica e didattica del prodotto, nonché la coltivazione di tartufaie e fini imprenditoriali, promuovendo un uso del territorio in sintonia con le naturali colture e incentivando la piantumazione di specie arboricole”.
Nella giornata del 19 infatti, le scuole elementari e medie visiteranno il centro sperimentale per la tartuficoltura di via IV Novembre, e non mancherà il convegno in sala Eracle, rivolto agli appassionati, cultori e ai curiosi di apprendere le qualità di questo pregiato fungo in cucina e come prodotto principale per la coltivazione di tartufaie per una eventuale attività imprenditoriale.
Nella giornata di domenica, sarà prevista la gara di cerca del tartufo con i cani specializzati nella pineta del centro San Giusto, seguita dalla premiazione nel pomeriggio, mentre nella piazza centrale si svolgerà il mercatino enogastronomico.
Inoltre sarà previsto il convegno tematico sul tartufo tipico del nostro territorio, e sarà prevista seconda edizione di “Pedala e cammina per Donada e Contarina”.
E per la gioia dei bambini non mancheranno i giochi in piazza e i gonfiabili.
Guendalina Ferro
(Fonte: La Voce di Rovigo, 14 Febbraio 2011)
sabato 19 febbraio 2011
All’Istituto Alberghiero Cipriani di Adria si riscoprono i sapori della tradizione

In tavola un menù di degustazione a base di legumi, frutti tipici del territorio polesano e ingredienti della tradizione culinaria locale. La rassegna “Polesine, cultura da gustare” è promossa dall’Istituto Alberghiero “Cipriani” di Adria con l’obiettivo di valorizzare tradizioni culinarie e cultura popolare del territorio rodigino. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Provincia, Ente Parco Delta del Po, Camera di Commercio di Rovigo (azienda speciale mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina), Slow Food Rovigo, Pro loco Adria, Gal Delta del Po, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Cna Artigiani, Confesercenti, Associazione pescatori Legacoop, Associazione colori e sapori del Delta, Opo Veneto.
Ad accogliere gli ospiti gli studenti della quarta B e quarta F indirizzo “Ristorazione”, che presenteranno il menù dei prodotti tipici protagonisti della serata, spiegandone particolarità e utilizzi.
Ospiti speciali per la serata saranno l’assessore regionale all’economia e sviluppo, ricerca e innovazione Isi Coppola e il presidente dell’Ente Parco Delta del Po Geremia Gennari.
Coordina e interviene la giornalista Giovanna Pastega. L’occasione sarà quella di dibattere sul tema dello sviluppo economico e turistico in territori a vocazione agricola come il Delta polesano. Ad offrire i prodotti serviti in tavola per la serata l’azienda agricola Tumiatti salumi, l’azienda speciale per i mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina, l’erboristeria L’Albero delle Esperidi, l’azienda agricola Galassa, Partesa, l’azienda agricola Ca’ Rugate, l’azienda agricola Le Barbarighe, la società agricola Bernardi Pietro e figli, l’Associazione produttori Patata Dolce di Valliera, Il Polesine Società Cooperativa, la società consortile Risicoltori Polesani, l’Accademia del pane di Arnaldo Cavallari, il panificio
(Fonte: La Voce Nuova di Rovigo 19 Febbraio 2011)
lunedì 24 gennaio 2011
Conviviale della Confraternita del Bavarolo
Festa degli auguri di Natale fra Consorelle, Confratelli ed amici a "Il Borgo La Romanina " di San Cassiano di Crespino
Dalle Terre d'Abruzzo si è ritornato carichi di entusiasmo e rigenerati avendo portato tanta solidarietà e umanità dal Polesine, orgogliosi di aver organizzato uno scambio culturale ed all'insegna della enogastronomia polesana e abruzzese con i/le Confratelli e Consorelle de L'Aquila, uno scambio di valori umani e solidali in un momento così difficile per tutti i cittadini de L'Aquila e gli Abruzzesi colpiti da un sisma così devastante.
Il Santo Natale è alle porte si è condiviso all'interno della Confraternita un momento particolare e partecipato col pensiero a coloro che a Natale non avranno di che festeggiare.
Il ricordo, ancora presente, di questa grande amicizia è stata espressa dal Cerimoniere Giancarlo Checchinato che ha anche voluto salutare con la consueta cordialità della Confraternita gli ospiti illustri presenti anche se la maggior parte già Consorelle e Confratelli, ricordando l'attività svolta in questi anni per e con il Polesine nei gemellaggi con altre Confraternite in Italia, la presenza del Polesine a livello internazionale tramite sia il sito che la rivista delle Confraternite d'Italia delle quali quella del Bavarolo è una fra le più attive.
Ha preso poi la parola il Padre Guardiano Ugo Fiocchi che ha elogiato il ricchissimo buffet e ricordato che i prodotti polesani sono sempre più conosciuti anche grazie alla Confraternita del Bavarolo e rinviando a fine cena le nuove investiture ha ringraziato anche i Confratelli e le Consorelle che vari altri impegni non sono potuti intervenire presentando come grande novità dell'anno la nascita di un VINO POLESANO piacevole,pieno,profumato e vivace figlio del grande Sommelier Polesano Renzo Boldrin che lo ha chiamato "CARAMER" unione di uvaggi di cabernet franc,merlot e raboso veronese ricreando il vino del passato dei nostri nonni e a coadiuvare il Boldrin i tutto questo sono gli amici, anche della Confraternita, viticultori di Papozzela Famiglia Rigoni.
Intervento veloce deciso e chiaro è stato quello successivo del nuovo Padre Guardiano del gruppo giovani (sotto i 40 anni) che ringraziando Matteo Peretto, il precedente padre guardiano, per quello che ha fatto ha illustrato le iniziative fatte e che si faranno sopratutto la nuova iniziativa per L'Aquila nel giorno della Befana in Piazza Vittorio Emanuele II in Rovigo per un'altra manifestazione di solidarietà perchè in primavera del 2011la Confraternita vuole inaugurare insieme ad altri il nuovo Campo da Rugby grazie a tutti gli amici Polesani e non.
Il Menù della serata "ricco" enogastronomicamente parlando e nel segno della tradizione con la riscoperta della delicatezza e raffinatezza di alcuni piatti tipici che hanno da sempre caratterizzato la civiltà contadina del Nostro Polesine ha avuto il suo trionfo subito con un primo al quale subito si sono fatti gli onori, passatelli in brodo e la ricchezza culinaria dei tortelli alla "Romanina" delicati e con un insieme di verdurine ad accompagnarli, ma prima di passare al secondo della tradizione contadina si è presentata la grande novità e realtà nuova nata in Polesine nelle terre del nostro meraviglioso Delta del PO.
La neonata Accademia dei Sapori e dei Colori del Delta con il Gran Ciambellano Giacomo Bellato che pur essendo una Confraternita a tutti gli effetti la siè denominata Accademia per portare il territorio del Delta del PO e tutto quello che significa in Italia e nel Mondo con la promessa che alla Conviviale che ufficializzerà la costituenda Confraternita "Il Bavarolo" sarà presente per iniziare la condivisione nei gemellaggi.
Si passa quindi al secondo ed è un trionfo di bolliti misti con purea di patate e mostarda che lasci nei palati dei commensali il sapore semplice e colorato che solo i grandi cuochi riescono a trasportare e a far conoscere con grande maestria e allora viene il momento di far conoscere chi ha preparato il tutto invitando il titolare del Ristorante "da Giuseppe" di Copparo il signor Massimo e tutto il suo staff che anche se dal punto di vista regionale è confinante ma è anche grande cultore della cucina polesana.
La natalizia conclusione è lasciata ai dolci che accompagnati da un delicatissimo vino dolce regala ancora grandi sorrisi alla già goliardica Confraternita preludio questo delle investiture con il tradizionale Bavarolo e con il Medaglione della Confraternita.
La prima a essere omaggiata dei simboli della Confraternita è il Prefetto Dott.ssa Romilda Tafuri e subito dopo il Sindaco di Porto Viro, sede della nuova Confraternita Polesana, Geremia Gennari.
La Confraternita come è sua tradizione ha portato grande gioia ed allegria alle Consorelle e ai Confratelli ma non solo impegnandosi ancora di più nel 2011 per riscoprire ancora una volta l'importanza del proprio territorio, delle sue tradizioni, della corrispondenza umana e affettiva oltre alla consolidata solidarietà sempre espressa e dichiarata.
Il Padre Guardiano Ugo Fiocchi e tutti i Confratelli Consiglieri della CONFRATERNITA DEL BAVAROLO hanno colto l'occasione per AUGURARE FELICE NATALE E UN BUON ANNO NUOVO ai presenti alla Conviviale, agli assenti tutti giustificati e a tutti coloro che leggeranno il presente articolo per un Mondo di pace e di Solidarietà.
Il Confratello Addetto Stampa
Architetto Luigi Domenico Fariello B A R B A T O
Alcune immagini della serata:
Il Gran Ciambellano Bellato e Barbato
Dalle Terre d'Abruzzo si è ritornato carichi di entusiasmo e rigenerati avendo portato tanta solidarietà e umanità dal Polesine, orgogliosi di aver organizzato uno scambio culturale ed all'insegna della enogastronomia polesana e abruzzese con i/le Confratelli e Consorelle de L'Aquila, uno scambio di valori umani e solidali in un momento così difficile per tutti i cittadini de L'Aquila e gli Abruzzesi colpiti da un sisma così devastante.
Il Santo Natale è alle porte si è condiviso all'interno della Confraternita un momento particolare e partecipato col pensiero a coloro che a Natale non avranno di che festeggiare.
Il ricordo, ancora presente, di questa grande amicizia è stata espressa dal Cerimoniere Giancarlo Checchinato che ha anche voluto salutare con la consueta cordialità della Confraternita gli ospiti illustri presenti anche se la maggior parte già Consorelle e Confratelli, ricordando l'attività svolta in questi anni per e con il Polesine nei gemellaggi con altre Confraternite in Italia, la presenza del Polesine a livello internazionale tramite sia il sito che la rivista delle Confraternite d'Italia delle quali quella del Bavarolo è una fra le più attive.
Ha preso poi la parola il Padre Guardiano Ugo Fiocchi che ha elogiato il ricchissimo buffet e ricordato che i prodotti polesani sono sempre più conosciuti anche grazie alla Confraternita del Bavarolo e rinviando a fine cena le nuove investiture ha ringraziato anche i Confratelli e le Consorelle che vari altri impegni non sono potuti intervenire presentando come grande novità dell'anno la nascita di un VINO POLESANO piacevole,pieno,profumato e vivace figlio del grande Sommelier Polesano Renzo Boldrin che lo ha chiamato "CARAMER" unione di uvaggi di cabernet franc,merlot e raboso veronese ricreando il vino del passato dei nostri nonni e a coadiuvare il Boldrin i tutto questo sono gli amici, anche della Confraternita, viticultori di Papozze
Intervento veloce deciso e chiaro è stato quello successivo del nuovo Padre Guardiano del gruppo giovani (sotto i 40 anni) che ringraziando Matteo Peretto, il precedente padre guardiano, per quello che ha fatto ha illustrato le iniziative fatte e che si faranno sopratutto la nuova iniziativa per L'Aquila nel giorno della Befana in Piazza Vittorio Emanuele II in Rovigo per un'altra manifestazione di solidarietà perchè in primavera del 2011
Il Menù della serata "ricco" enogastronomicamente parlando e nel segno della tradizione con la riscoperta della delicatezza e raffinatezza di alcuni piatti tipici che hanno da sempre caratterizzato la civiltà contadina del Nostro Polesine ha avuto il suo trionfo subito con un primo al quale subito si sono fatti gli onori, passatelli in brodo e la ricchezza culinaria dei tortelli alla "Romanina" delicati e con un insieme di verdurine ad accompagnarli, ma prima di passare al secondo della tradizione contadina si è presentata la grande novità e realtà nuova nata in Polesine nelle terre del nostro meraviglioso Delta del PO.
La neonata Accademia dei Sapori e dei Colori del Delta con il Gran Ciambellano Giacomo Bellato che pur essendo una Confraternita a tutti gli effetti la siè denominata Accademia per portare il territorio del Delta del PO e tutto quello che significa in Italia e nel Mondo con la promessa che alla Conviviale che ufficializzerà la costituenda Confraternita "Il Bavarolo" sarà presente per iniziare la condivisione nei gemellaggi.
Si passa quindi al secondo ed è un trionfo di bolliti misti con purea di patate e mostarda che lasci nei palati dei commensali il sapore semplice e colorato che solo i grandi cuochi riescono a trasportare e a far conoscere con grande maestria e allora viene il momento di far conoscere chi ha preparato il tutto invitando il titolare del Ristorante "da Giuseppe" di Copparo il signor Massimo e tutto il suo staff che anche se dal punto di vista regionale è confinante ma è anche grande cultore della cucina polesana.
La natalizia conclusione è lasciata ai dolci che accompagnati da un delicatissimo vino dolce regala ancora grandi sorrisi alla già goliardica Confraternita preludio questo delle investiture con il tradizionale Bavarolo e con il Medaglione della Confraternita.
La prima a essere omaggiata dei simboli della Confraternita è il Prefetto Dott.ssa Romilda Tafuri e subito dopo il Sindaco di Porto Viro, sede della nuova Confraternita Polesana, Geremia Gennari.
La Confraternita come è sua tradizione ha portato grande gioia ed allegria alle Consorelle e ai Confratelli ma non solo impegnandosi ancora di più nel 2011 per riscoprire ancora una volta l'importanza del proprio territorio, delle sue tradizioni, della corrispondenza umana e affettiva oltre alla consolidata solidarietà sempre espressa e dichiarata.
Il Padre Guardiano Ugo Fiocchi e tutti i Confratelli Consiglieri della CONFRATERNITA DEL BAVAROLO hanno colto l'occasione per AUGURARE FELICE NATALE E UN BUON ANNO NUOVO ai presenti alla Conviviale, agli assenti tutti giustificati e a tutti coloro che leggeranno il presente articolo per un Mondo di pace e di Solidarietà.
Il Confratello Addetto Stampa
Architetto Luigi Domenico Fariello B A R B A T O
Alcune immagini della serata:
Il Gran Ciambellano Bellato e Barbato
venerdì 21 gennaio 2011
La Cina è vicina. Da Adria verso il mondo
Pechino cresce e la ciabatta cerca nuovi consumatori nella repubblica popolare
La ciabatta pronta ad invadere nuovamente il mondo. Arnaldo Cavallari ha avviato nei giorni scorsi i primi contatti con alcune ambasciate straniere, Emirati Arabi, Marocco, Grecia, e soprattutto Cina, per promuovere la sua filosofia del pane al di là delle sponde dell'Adriatico. In attesa delle risposte, dall'incontro tra passioni e storie, nasce una serie di grandi idee legate al tipico pane adriese. E di passione e di storia alle spalle Cavallari e Beppe Donazzan ne hanno molta. Del padre del pane ciabatta si conosce praticamente tutto così come di Donazzan che ha dato recentemente alle stampe il suo ultimo libro: «Tutti figli di San Martino. Storia di un rally diventato leggenda». Donazzan, per i pochi che non lo conoscono, è stato inviato de Il Gazzettino ed ha seguito le Olimpiadi, invernali ed estive, i mondiali di Formula 1 ed i rally, oltre alla Parigi-Dakar, la Coppa America di vela, ecc. Il giornalista, vicentino di nascita, sta scrivendo un libro sul pane e sul quel fenomeno chiamato ciabatta. L'occasione ghiotta quindi la sua presenza al forno sperimentale per Cavallari per presentare quella che sarà il programma 2011 dell'Accademia del pane: «Oltre che all'estero la mia filosofia sta facendo sempre più breccia nel centro Italia, in particolare in Toscana. La settimana scorsa si è svolta a Montecatini una seconda lezione di ciabatta con la presenza di ben 20 panettieri. Tra qualche settimana poi, sempre nella terra di Dante, apriremo nuove case della ciabatta natura». Una passione quella per la ciabatta che sta prendendo piede, dopo un avvio al rallentatore, anche all'Ipssar Cipriani. «Questa passione ha specificato Cavallari - sta invadendo gli animi dei ragazzi sia per la riconosciuta bontà del prodotto sia per la presa di coscienza di questa realtà polesana. A gennaio inoltre, a partire dal 9, daremo il là, in sinergia con Adria Shopping, alle Domeniche in Ciabatta».
In sintesi, lungo il centro storico saranno collocati uno o due stand dedicati al tipico pane adriese. A fare da corollario, le bancarelle dell'Accademia dei sapori e dei colori del delta di Porto Viro, un'unione sancita anche dalla presenza al Ciabatta village dall'ex sindaco del comune deltino, Doriano Mancin. Una sinergia sempre più forte tra le due realtà, legate da un rapporto di collaborazione proficua che potrebbe portare quanto prima Cavallari ad esportare numerose sue idee a Porto Viro visto che ad Adria finora la sua filosofia stenta a decollare. Lo stesso Donazzan, da attento osservatore esterno, ha fatto notare la cosa: «Cavallari è stato ricordato nei miei libri e da Luca De Meo, attuale manager della Volkswagen, che lo considera una sorta di musa ispiratrice. La sua figura può essere un forte veicolo di promozione del territorio. Questo concetto però non è stato ancora stato recepito». Le sorprese, ovviamente, non finiscono qui. «Il 2001 - ha concluso Cavallari - sancirà la nascita della nuova rivista, Accademia del pane by Adria, edita da Ciabatta village».
Guido Fraccon
(Fonte: Il Gazzettino, 24 dicembre 2010, pag.IX)
La ciabatta pronta ad invadere nuovamente il mondo. Arnaldo Cavallari ha avviato nei giorni scorsi i primi contatti con alcune ambasciate straniere, Emirati Arabi, Marocco, Grecia, e soprattutto Cina, per promuovere la sua filosofia del pane al di là delle sponde dell'Adriatico. In attesa delle risposte, dall'incontro tra passioni e storie, nasce una serie di grandi idee legate al tipico pane adriese. E di passione e di storia alle spalle Cavallari e Beppe Donazzan ne hanno molta. Del padre del pane ciabatta si conosce praticamente tutto così come di Donazzan che ha dato recentemente alle stampe il suo ultimo libro: «Tutti figli di San Martino. Storia di un rally diventato leggenda». Donazzan, per i pochi che non lo conoscono, è stato inviato de Il Gazzettino ed ha seguito le Olimpiadi, invernali ed estive, i mondiali di Formula 1 ed i rally, oltre alla Parigi-Dakar, la Coppa America di vela, ecc. Il giornalista, vicentino di nascita, sta scrivendo un libro sul pane e sul quel fenomeno chiamato ciabatta. L'occasione ghiotta quindi la sua presenza al forno sperimentale per Cavallari per presentare quella che sarà il programma 2011 dell'Accademia del pane: «Oltre che all'estero la mia filosofia sta facendo sempre più breccia nel centro Italia, in particolare in Toscana. La settimana scorsa si è svolta a Montecatini una seconda lezione di ciabatta con la presenza di ben 20 panettieri. Tra qualche settimana poi, sempre nella terra di Dante, apriremo nuove case della ciabatta natura». Una passione quella per la ciabatta che sta prendendo piede, dopo un avvio al rallentatore, anche all'Ipssar Cipriani. «Questa passione ha specificato Cavallari - sta invadendo gli animi dei ragazzi sia per la riconosciuta bontà del prodotto sia per la presa di coscienza di questa realtà polesana. A gennaio inoltre, a partire dal 9, daremo il là, in sinergia con Adria Shopping, alle Domeniche in Ciabatta».
In sintesi, lungo il centro storico saranno collocati uno o due stand dedicati al tipico pane adriese. A fare da corollario, le bancarelle dell'Accademia dei sapori e dei colori del delta di Porto Viro, un'unione sancita anche dalla presenza al Ciabatta village dall'ex sindaco del comune deltino, Doriano Mancin. Una sinergia sempre più forte tra le due realtà, legate da un rapporto di collaborazione proficua che potrebbe portare quanto prima Cavallari ad esportare numerose sue idee a Porto Viro visto che ad Adria finora la sua filosofia stenta a decollare. Lo stesso Donazzan, da attento osservatore esterno, ha fatto notare la cosa: «Cavallari è stato ricordato nei miei libri e da Luca De Meo, attuale manager della Volkswagen, che lo considera una sorta di musa ispiratrice. La sua figura può essere un forte veicolo di promozione del territorio. Questo concetto però non è stato ancora stato recepito». Le sorprese, ovviamente, non finiscono qui. «Il 2001 - ha concluso Cavallari - sancirà la nascita della nuova rivista, Accademia del pane by Adria, edita da Ciabatta village».
Guido Fraccon
(Fonte: Il Gazzettino, 24 dicembre 2010, pag.IX)
martedì 4 gennaio 2011
Porto Viro: “La cena dei ossi”
Prima iniziativa dell’”Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po”
Dopo pochi mesi (era il luglio di questo 2010) dalla sua istituzione e dopo circa sei anni di gestazione da parte dei suoi attuali componenti partecipando a manifestazioni similari, l’“Accademia dei sapori e colori del Delta del Po” ha attuato la sua prima uscita ufficiale organizzando, presso il ristorante “Il paradello” di Porto Levante situato nell’estremo lembo di terra del Delta, la prima “Cena dei ossi” sabato 11 dicembre scorso, serata gastronomica ad invito per i soci (80) e simpatizzanti.
Circa 100 i commensali e, al tavolo della presidenza, Giacomo Bellato (presidente), i vicepresidenti Marietto Laurenti, l’assessore di Porto Viro Doriano Mancin, pure cerimoniere (oltre che referente con gli Enti), l’assessore al turismo e ai gemellaggi Alessandro Tessarin), la segretaria Paola Perazzolo, Daniele Beltrami (tesoriere), Giancarlo Tumiati, Maurizio Formenton. Finalità dell’Accademia? “Valorizzazione e promozione del territorio e delle tipicità del Delta del Po”. Un obiettivo che va oltre gli incontri gastronomici perché la “mission” è, sempre secondo la dichiarazione statutaria: “Tutelare il patrimonio ambientale e paesaggistico e contribuire allo sviluppo sostenibile dell’economia locale, riscoprendo le tradizioni popolari e contadine rafforzando nei giovani il senso di appartenenza ad una comunità e ad una terra meravigliosa”. Ed uno slogan: “Capire che la bellezza sta nella conoscenza”. Ed un logo: un reperto classico di colonna dorica quasi a sostenere la parola Accademia, 4 colori (verde = ambiente; giallo = il sole; rosso = forza e vitalità; blu = acqua e cielo) tracciati in misura crescente di lunghezza dal centro verso est, un volo stilizzato di 3 gabbiani e infine la curva blu del litorale a racchiudere il tracciato della zona del Delta ideato da Marietto Laurenti. Tra le personalità: il vicesindaco, e comproprietario del ristorante, Virginio Mantovan a sostituire l’indisposto sindaco Gennari, fondatore dell’Accademia, l’avv. Luigi Migliorini ex commissario del Parco veneto del Delta del Po, lo scrittore dialettale Gianni Sparapan, Arnaldo Cavallari inventore della gustosa “ciabatta adriese” ed i giornalisti della stampa locale. Inizio con il canto dell’Inno nazionale e quindi il via alla spiegazione della “storia” dell’associazione da parte del presidente Bellato, l’illustrazione del logo da parte di Laurenti mentre all’ingresso erano esposti alcuni strumenti usati un tempo per l’uccisione e la lavorazione del maiale. Sono stati proiettate in DVD e illustrate dal Beltrami, con abbondanza di foto d’epoca, le diverse fasi di detta operazione che avveniva nelle famiglie di campagna. Poi il via alla “cena” con sottofondo musicale del “sonadore” e cantante Marco Frigato e intermezzo di brani in dialetto dello stesso Sparapan con un menù ovviamente “a tema”: Ombreta prima de magnare, partensa con “salame e copa”; “pasta e fasoi”; “ossi de bosgato con cren e salse varie”; “cudghin acompagna da erbe e purè”; “pinsa unta e savata polesana”; “dolse e sfurisi, torta de patate mericane, mistoca e panetòn e bicerin”. A conclusione viene sottolineato che l’Accademia, che ha sede nel Musero della Civiltà contadina di Ca’ Cappello, non è una compagnia del “Magna e bevi” ma vuole collaborare a diverse iniziative altrui e dedicarsi soprattutto a “studi raffinati” sulla nostra storia e le nostre tradizioni (come suggerisce la parola “accademia”) da diffondere presso i giovani - ma non solo - per “renderli coscienti di appartenere ad una specifica comunità che va valorizzata, incrementata e vissuta”.
(Francesco Ferro)
(Francesco Ferro)
Nella foto: I componenti l’Associazione “Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po. (Il presidente Giacome Bellato: terzo da sx, seduto)
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