martedì 4 gennaio 2011

Porto Viro: “La cena dei ossi”

Prima iniziativa dell’”Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po”
 
Dopo pochi mesi (era il luglio di questo 2010) dalla sua istituzione e dopo circa sei anni di gestazione da parte dei suoi attuali componenti partecipando a manifestazioni similari, l’“Accademia dei sapori e colori del Delta del Po” ha attuato la sua prima uscita ufficiale organizzando, presso il ristorante “Il paradello” di Porto Levante situato nell’estremo lembo di terra del Delta, la prima “Cena dei ossi” sabato 11 dicembre scorso, serata gastronomica ad invito per i soci (80) e simpatizzanti.
Circa 100 i commensali e, al tavolo della presidenza, Giacomo Bellato (presidente), i vicepresidenti Marietto Laurenti, l’assessore di Porto Viro Doriano Mancin, pure cerimoniere (oltre che referente con gli Enti), l’assessore al turismo e ai gemellaggi Alessandro Tessarin), la segretaria Paola Perazzolo, Daniele Beltrami (tesoriere), Giancarlo Tumiati, Maurizio Formenton. Finalità dell’Accademia? “Valorizzazione e promozione del territorio e delle tipicità del Delta del Po”. Un obiettivo che va oltre gli incontri gastronomici perché la “mission” è, sempre secondo la dichiarazione statutaria: “Tutelare il patrimonio ambientale e paesaggistico e contribuire allo sviluppo sostenibile dell’economia locale, riscoprendo le tradizioni popolari e contadine rafforzando nei giovani il senso di appartenenza ad una comunità e ad una terra meravigliosa”. Ed uno slogan: “Capire che la bellezza sta nella conoscenza”. Ed un logo: un reperto classico di colonna dorica quasi a sostenere la parola Accademia, 4 colori (verde = ambiente; giallo = il sole; rosso = forza e vitalità; blu = acqua e cielo) tracciati in misura crescente di lunghezza dal centro verso est, un volo stilizzato di 3 gabbiani e infine la curva blu del litorale a racchiudere il tracciato della zona del Delta ideato da Marietto Laurenti. Tra le personalità: il vicesindaco, e comproprietario del ristorante, Virginio Mantovan a sostituire l’indisposto sindaco Gennari, fondatore dell’Accademia, l’avv. Luigi Migliorini ex commissario del Parco veneto del Delta del Po, lo scrittore dialettale Gianni Sparapan, Arnaldo Cavallari inventore della gustosa “ciabatta adriese” ed i giornalisti della stampa locale. Inizio con il canto dell’Inno nazionale e quindi il via alla spiegazione della “storia” dell’associazione da parte del presidente Bellato, l’illustrazione del logo da parte di Laurenti mentre all’ingresso erano esposti alcuni strumenti usati un tempo per l’uccisione e la lavorazione del maiale. Sono stati proiettate in DVD e illustrate dal Beltrami, con abbondanza di foto d’epoca, le diverse fasi di detta operazione che avveniva nelle famiglie di campagna. Poi il via alla “cena” con sottofondo musicale del “sonadore” e cantante Marco Frigato e intermezzo di brani in dialetto dello stesso Sparapan con un menù ovviamente “a tema”: Ombreta prima de magnare, partensa con “salame e copa”; “pasta e fasoi”; “ossi de bosgato con cren e salse varie”; “cudghin acompagna da erbe e purè”; “pinsa unta e savata polesana”; “dolse e sfurisi, torta de patate mericane, mistoca e panetòn e bicerin”. A conclusione viene sottolineato che l’Accademia, che ha sede nel Musero della Civiltà contadina di Ca’ Cappello, non è una compagnia del “Magna e bevi” ma vuole collaborare a diverse iniziative altrui e dedicarsi soprattutto a “studi raffinati” sulla nostra storia e le nostre tradizioni (come suggerisce la parola “accademia”) da diffondere presso i giovani - ma non solo - per “renderli coscienti di appartenere ad una specifica comunità che va valorizzata, incrementata e vissuta”.

(Francesco Ferro)

Nella foto: I componenti l’Associazione “Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po. (Il presidente Giacome Bellato: terzo da sx, seduto)

La Nuova Scintilla (Numero 48 del 26 dicembre 2010)