Ha sede al museo della civiltà contadina di Ca’ Cappello di Porto Viro. E attualmente ha oltre 60 soci. E’ retta da un consiglio di amministrazione di 8 unità con presidente Giacomo Bellato tre vice una segretaria, un tesoriere, un cerimoniere e un addetto stampa e rapporti con enti.
Gli organizzatori pensavano a questa associazione soprattutto in coincidenza delle annuali “Feste degli ossi” che a Porto Viro da qualche anno sono diventate una consuetudine. Si parlava e discuteva, ma le intenzioni e i propositi finivano con la cena. E’ stato solo quest’anno, sempre in occasione della tradizionale festa, che tra un bicchiere ed un osso è nata la risposta alle intenzioni e ai propositi sempre sopiti, fondando, seduta stante l’associazione, grazie soprattutto alla determinazione e la spinta di Geremia Gennari presidente dell’Ente Parco del Delta e sindaco di Porto Viro; il tutto assieme all’assessore Doriano Mancin e all’avvocato Migliorini e ad altri presenti.
Il territorio dell’Accademia coincide con quello del Parco del Delta del Po, caratterizzato dal fiume Po e dal Delta. L’accademia è ispirata dalla precisa “mission” di difendere il patrimonio culturale dell’area deltizia in generale ed in particolare la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici e tradizionali, dell’ospitalità turistica legata alle offerte enogastronomiche e culturali che si richiamano a valori e risorse territoriali, della difesa della naturalità nella produzione agroalimentare del territorio e della corretta informazione al consumatore con l’offerta dei prodotti agroalimentari/enogastronomici.
della tutela dell’ambiente quale risorsa irrinunciabile ed indispensabile alla tutela dei prodotti e piatti tipici legati alla tradizione del Delta. Tutto ciò inteso come fenomeno di costume in quanto elementi di straordinaria testimonianza della storia e delle tradizioni.
Per conseguire questi ambiziosi obiettivi il gruppo punta su attività di comunicazione ed informazione; didattica , sia per il pubblico che per gli addetti ai lavori; collaborazione col mondo della scuola e dell’Università; interscambio culturale e promozionale dell’amicizia con i Veneti in generale ed in particolare con i Polesani nel mondo; organizzazione di eventi per la divulgazione dei prodotti e sapori (piatti) dell’enogastronomia; attività editoriale e pubblicistica.
“Il turismo - fanno sapere i promotori dell’iniziativa - è fortemente legato al Delta del Po che in passato è stato sempre risparmiato dai grandi fenomeni di sviluppo e che si presenta ora con una situazione ambientale e paesaggistica di grande valenza ed importanza e che si deve proporre valorizzando tutte le sue risorse che sono tante, valore aggiunto che recupererà tutto il tempo perduto. Trattasi di un territorio incontaminato e scarsamente sfruttato turisticamente parlando e con eccellenti, per questo possibilità di sviluppo. Dobbiamo fare informazione interna verso i residenti perché si identifichino col territorio ed esterna per pubblicizzare il nostro patrimonio culturale, vale a dire identità, tradizioni, riti, feste, qualità della vita, relazioni sociali, ospitalità, prodotti tipici della terra e dell’acqua, vocazione turistica dell’area. Se come accademia riusciremo a contribuire affinché la valorizzazione dei sistemi culturali locali comprese le tradizioni gastronomiche, si trasformino in occasioni di sviluppo economico e sociale, vorrà dire che gli obiettivi che ci siamo dati sono stati raggiunti”.
“Saremo presenti - concludono infine - alla terza festa del miele dell’11 e 12 settembre dove organizzeremo un convegno sul miele, prodotto tipico deltizio. Ciò che ci contraddistingue è la mantella nera (per segno e senso di appartenenza) bordata azzurro col logo stilizzato del Delta del Po”.
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