domenica 22 maggio 2011

Tutti pazzi per il bianchetto

LA RASSEGNA Tra convegni ed escursioni, un’intera giornata dedicata al tartufo tipico della zona

Porto Viro - Dopo il taglio del nastro del sindaco Geremia Gennari, alla biblioteca di via dei VII Mari, si è svolto nella sala dell’ex macello il convegno sul tartufo, relazionato dal presidente dell’Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po, Giacomo Bellato, dal presidente dell’Accademia del tartufo, Dimer Manzolli, e dallo scrittore Sergio Garbato.

L’incontro, è stato aperto dal consigliere comunale Alessandro Tessarin che ha evidenziato che per la prossima edizione sarà attivato un corso di formazione sul tartufo, in sinergia con i vari enti, per avviare così un percorso di valorizzazione e dare la possibilità di aprire un’attività imprenditoriale per la produzione del bianchetto.
Dal convegno è emerso sostanzialmente l’importante percorso per consolidare il tartufo bianchetto, tra le eccellenze dei prodotti del territorio, che deve essere realizzato attraverso un adeguato marketing territoriale, secondo Bellato. Mentre a fare un excursus storico del cibo degli dei ci ha pensato il professor Dimer Manzolli, autore dei “quaderni”, dove si parla del territorio e di tartufi, senza trascurare le ricette a base di bianchetto.
Nel suo intervento il dottor Garbato, per riallacciarsi al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ha citato il grande statista piemontese Camillo Benso Conte di Cavour, che usava utilizzare il tartufo per cene a scopi diplomatici. Al termine del convegno, la presidente della provincia Virgili e il sindaco Gennari, hanno premiato i primi tre classificati della gara di cerca del tartufo, vinta da Roberto Asfidistria di Villadose, seguito da Danilo Zennaro e Flavio Corallo.
E sempre nell'ambito della festa del tartufo si è svolta la biciclettata “Pedala e cammina per Donada e Contarina”. Il gruppo, composto da una decina di partecipanti, è partito da piazza Repubblica per arrivare nella pineta di Donada, a San Giusto, con la bici a mano lungo i sentieri si è attraversata per lungo le dune con i free bikers, Mauro e Vincenzo, una visita guidata, parlando delle dune fossili e del suo habitat, che agli inizi di primavera mostra l’evoluzione di diverse specie di alberi e delle erbe selvatiche commestibili.
Lasciate le dune fossili in bici si è arrivati al centro operativo polifunzionale del servizio forestale di via IV Novembre, per l’osservazione ai microscopi per vedere la micorizzazione delle piantine idonee a essere messe a dimora per la produzione del classico tartufo bianchetto. Poi la ripartenza ancora lungo le dune fossili per arrivare in tempo al convegno sul tartufo presso la sala dell’ex macello.
Nel pomeriggio, piazza Repubblica, abbellita dalle opere d’arte degli “artisti del Delta”, è stata invasa dal raduno delle vespe del vespa club Delta del Po, seguiti dalla dimostrazione di falconeria, oltre alle performance canore delle giovani generazioni, che hanno cantato per i loro papà.
A collegare i punti strategici e peculiari della città, la carrozza con i cavalli e il trenino Puffetto. Degno di nota anche il laboratorio di creta, curato dai gestori del museo del miele di Ca’ Cappellino.
Sublime la conviviale di mezzogiorno al ristorante Zafferano, naturalmente a base di tartufo arricchito dalle immancabili battute dell’avvocato Luigi Migliorini, mentre la rassegna gastronomica del bianchetto ha interessato anche i ristoranti Al Bacino, La Corte e Sti Gusti.

Guendalina Ferro

(La Voce di Rovigo, Lunedì 21 Maggio 2011)

mercoledì 18 maggio 2011

Una ciabatta lunga quaranta metri

IL RECORD La nuova impresa di Cavallari, artista del pane, per un pomeriggio speciale. Festa grande in piazza Garibaldi. E, dall’altro, un elicottero ha immortalato il tutto

di Marina Ravara

ADRIA - Il pane di Adria, anzi il “pane patrimonio dell’Italia” come lo ha chiamato proprio chi quasi 30 anni fa lo ha inventato: Arnaldo Cavallari. Ieri pomeriggio infatti 40 metri di pane Ciabatta, che ha preso la forma dell’Italia, era disteso su tutta la piazza Garibaldi a far gola a grandi e piccoli che si sono affollati per vedere la Ciabatta da record. Dopo la benedizione impartita da monsignor Mario Furini, arciprete della chiesa Cattedrale, Cavallari circondato dalla festosità di tanti bambini, ha ringraziato quanti hanno collaborato alla riuscita dell’impresa, davvero non facile. Molti i panifici che hanno dato il proprio contributo, a partire dal panificio Ferrarese e Menin di Adria, Masatti e figlio, Casellato Stefano, Cazzola Giovanni, Rossi Paolo, Lorenzo e figlio di Crespino e Naccari Micael di Porto Viro. Altri amici hanno accompagnato Cavallari in questa impresa da record, come l’Accademia dei Sapori e Colori di Porto Viro e i volontari dell’associazione Adria Nostra, che ha provveduto a distribuire il pane al pubblico, Adria shopping, le Cartiere del Polesine e la Diocesi di Adria. Tra il pubblico poi un ospite speciale: l’onorevole Rocco Buttiglione, invitato dal candidato sindaco Stefania Tescaroli per un comizio in vista delle prossime elezioni. Ma appena i tanti bambini sono usciti dalla Grotta di Lourdes per dare inizio ai festeggiamenti della Ciabatta, anche Buttiglione non ha resistito, e accompagnato da Tescaroli e i compagni di lista, si è avvicinato alla piazza. A riprendere dall’alto il pomeriggio di festa, un elicottero con a bordo il fotografo Mattia Mincuzzi.

(La Voce di Rovigo, 15 Maggio 2011)

martedì 17 maggio 2011

La cucina artusiana per celebrare l'Unità

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lunedì 16 maggio 2011

L’Unità vista dal Polesine


ANNIVERSARI La Confraternità del Bavarolo riscopre un Artusi segreto. Garbato: "Il grande gastronomo ha avvicinato Nord e Sud". Celebrato anche il gemellaggio con l’Accademia di Porto Viro

ROVIGO - Conviviale "Artusiana" nel 150. dell'Unità d'Italia. La Confraternita del Bavarolo di San Cassiano di Crespino si è ritrovata dopo la pausa invernale con l’entusiasmo di sempre nel valorizzare e far conoscere il territorio polesano attraverso la conoscenza e la riscoperta delle tradizioni enogastronomiche nella sede della Confraternita, "Il Borgo La Romanina" di San Cassiano di Crespino. L’incontro ha avuto lo scopo di celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia attraverso la riscoperta di alcune ricette del grande gastronomo italiano Pellegrino Artusi nel centenario della sua morte. L'Artusi fu il primo a formulare uno studio sull'identità della Cucina Italiana con il Manuale "La Scienza in Cucina e l'Arte di Mangiar Bene". E la Conviviale è stata anche l'occasione per celebrare con un Patto di gemellaggio e collaborazione, inteso a valorizzare e far conoscere il Polesine e il suo delta del Po, con la "Benemerita Accademia dei sapori dei colori del Delta del Po" di Porto Viro. Apprezzato l’intervento del Prefetto, Romilda Tafuri, che vede nel Polesine una provincia attiva e fortemente legata alle belle tradizioni del proprio territorio. Il professor Sergio Garbato ha parlato e raccontato aneddoti e tratti di storia legati al grande cultore della Cucina Italiana, Pellegrino Artusi, che ha avuto la capacità di unire Sud e Nord con una delle più importanti pubblicazioni letterarie gastronomiche ed unica nel suo modo di proporre il mangiar bene. Ma a mettere in pratica tutte queste parole è stato Massimo, il titolare del ristorante "Da Giuseppe" di Copparo che con il suo staff ha predisposto la serata culinaria.
La Cerimonia di gemellaggio ha visto la sottoscrizione di un accordo di fratellanza su di una pergamena dove il Delta del Po risplendeva con i suoi colori e faceva sentire i suoi sapori. Il gemellaggio verrà sancito ufficialmente con la prossima Conviviale che si terrà nel Delta del Po dove l'Accademia dei Sapori e dei Colori con a capo il suo presidente Bellato ospiterà La Confraternita del Bavarolo.

(Il Gazzettino, Domenica 15 Maggio 2011, pag. VIII)

domenica 15 maggio 2011

venerdì 13 maggio 2011

Penisola croccante con la Ciabatta Italia

La composizione record sul sagrato della Cattedrale

Adria - La ciabatta secondo gli esperti è il tipo di pane che meglio rispecchia il sentimento italiano della vita. In quest'ottica Adria, città che ha dato i natali a questo pane ha dato il là in piazza Garibaldi ad una prova da record. Arnaldo Cavallari e l'Accademia del pane, in sinergia con il fotografo adriese Mattia Mincuzzi, Adria Nostra, l'Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po ed altre realtà territorio non hanno iscritto il loro nome a lettere cubitali nel libro dei record, mancavano infatti i giudici, ma grazie ad un pool di forni e alla sensibilità delle Cartiere del Polesine, hanno allestito sul sagrato della cattedrale, coprendolo interamente, una Italia di pane della lunghezza di circa 40 metri. Se non è record, poco ci manca. Non si è trattato di un pezzo unico ma di un'insieme di ciabatte di varie misure che sono andate a comporre, grazie ad una sagoma una croccante penisola. Al termine, distribuzione del pane italico ma soprattutto, adriese. Cavallari, inoltre, ha voluto dare un tocco artistico alla sua produzione, evidenziando lungo lo stivale le tre città più importanti a suo modo di vedere: Roma, Milano ed Adria. A benedire l'opera, che poi è stata distribuita gratuitamente, l'arciprete della cattedrale, mons. Mario Furini, presente con don Fabio Finotello ed i bambini del fioretto. In piazza anche il vicepresidente della Camera dei Deputati, Rocco Buttiglione, sceso in città per un appuntamento politico che è stato favorevolmente colpito dalla creazione.

(Il Gazzettino, Venerdì 13 Maggio 2011, Pag XIII)