lunedì 24 gennaio 2011

Conviviale della Confraternita del Bavarolo

Festa degli auguri di Natale fra Consorelle, Confratelli ed amici a "Il Borgo La Romanina" di San Cassiano di Crespino


Dalle Terre d'Abruzzo si è ritornato carichi di entusiasmo e rigenerati avendo portato tanta solidarietà e umanità dal Polesine, orgogliosi di aver organizzato uno scambio culturale ed all'insegna della enogastronomia polesana e abruzzese con i/le Confratelli e Consorelle de L'Aquila, uno scambio di valori umani e solidali in un momento così difficile per tutti i cittadini de L'Aquila e gli Abruzzesi colpiti da un sisma così devastante.
Il Santo Natale è alle porte si è condiviso all'interno della Confraternita un momento particolare e partecipato col pensiero a coloro che a Natale non avranno di che festeggiare.
Il ricordo, ancora presente, di questa grande amicizia è stata espressa dal Cerimoniere Giancarlo Checchinato che ha anche voluto salutare con la consueta cordialità della Confraternita gli ospiti illustri presenti anche se la maggior parte già Consorelle e Confratelli, ricordando l'attività svolta in questi anni per e con il Polesine nei gemellaggi con altre Confraternite in Italia, la presenza del Polesine a livello internazionale tramite sia il sito che la rivista delle Confraternite d'Italia delle quali quella del Bavarolo è una fra le più attive.
Ha preso poi la parola il Padre Guardiano Ugo Fiocchi che ha elogiato il ricchissimo buffet e ricordato che i prodotti polesani sono sempre più conosciuti anche grazie alla Confraternita del Bavarolo e rinviando a fine cena le nuove investiture ha ringraziato anche i Confratelli e le Consorelle che vari altri impegni non sono potuti intervenire presentando come grande novità dell'anno la nascita di un VINO POLESANO piacevole,pieno,profumato e vivace figlio del grande Sommelier Polesano Renzo Boldrin che lo ha chiamato "CARAMER" unione di uvaggi di cabernet franc,merlot e raboso veronese ricreando il vino del passato dei nostri nonni e a coadiuvare il Boldrin i tutto questo sono gli amici, anche della Confraternita, viticultori di Papozze la Famiglia Rigoni.
Intervento veloce deciso e chiaro è stato quello successivo del nuovo Padre Guardiano del gruppo giovani (sotto i 40 anni) che ringraziando Matteo Peretto, il precedente padre guardiano, per quello che ha fatto ha illustrato le iniziative fatte e che si faranno sopratutto la nuova iniziativa per L'Aquila nel giorno della Befana in Piazza Vittorio Emanuele II in Rovigo per un'altra manifestazione di solidarietà perchè in primavera del 2011 la Confraternita vuole inaugurare insieme ad altri il nuovo Campo da Rugby grazie a tutti gli amici Polesani e non.
Il Menù della serata "ricco" enogastronomicamente parlando e nel segno della tradizione con la riscoperta della delicatezza e raffinatezza di alcuni piatti tipici che hanno da sempre caratterizzato la civiltà contadina del Nostro Polesine ha avuto il suo trionfo subito con un primo al quale subito si sono fatti gli onori, passatelli in brodo e la ricchezza culinaria dei tortelli alla "Romanina" delicati e con un insieme di verdurine ad accompagnarli, ma prima di passare al secondo della tradizione contadina si è presentata la grande novità e realtà nuova nata in Polesine nelle terre del nostro meraviglioso Delta del PO.
La neonata Accademia dei Sapori e dei Colori del Delta con il Gran Ciambellano Giacomo Bellato che pur essendo una Confraternita a tutti gli effetti la siè denominata Accademia per portare il territorio del Delta del PO e tutto quello che significa in Italia e nel Mondo con la promessa che alla Conviviale che ufficializzerà la costituenda Confraternita "Il Bavarolo" sarà presente per iniziare la condivisione nei gemellaggi.
Si passa quindi al secondo ed è un trionfo di bolliti misti con purea di patate e mostarda che lasci nei palati dei commensali il sapore semplice e colorato che solo i grandi cuochi riescono a trasportare e a far conoscere con grande maestria e allora viene il momento di far conoscere chi ha preparato il tutto invitando il titolare del Ristorante "da Giuseppe" di Copparo il signor Massimo e tutto il suo staff che anche se dal punto di vista regionale è confinante ma è anche grande cultore della cucina polesana.
La natalizia conclusione è lasciata ai dolci che accompagnati da un delicatissimo vino dolce regala ancora grandi sorrisi alla già goliardica Confraternita preludio questo delle investiture con il tradizionale Bavarolo e con il Medaglione della Confraternita.
La prima a essere omaggiata dei simboli della Confraternita è il Prefetto Dott.ssa Romilda Tafuri e subito dopo il Sindaco di Porto Viro, sede della nuova Confraternita Polesana, Geremia Gennari.
La Confraternita come è sua tradizione ha portato grande gioia ed allegria alle Consorelle e ai Confratelli ma non solo impegnandosi ancora di più nel 2011 per riscoprire ancora una volta l'importanza del proprio territorio, delle sue tradizioni, della corrispondenza umana e affettiva oltre alla consolidata solidarietà sempre espressa e dichiarata.
Il Padre Guardiano Ugo Fiocchi e tutti i Confratelli Consiglieri della CONFRATERNITA DEL BAVAROLO hanno colto l'occasione per AUGURARE FELICE NATALE E UN BUON ANNO NUOVO ai presenti alla Conviviale, agli assenti tutti giustificati e a tutti coloro che leggeranno il presente articolo per un Mondo di pace e di Solidarietà.


Il Confratello Addetto Stampa
Architetto Luigi Domenico Fariello B A R B A T O

Alcune immagini della serata:
Il Gran Ciambellano Bellato e Barbato

venerdì 21 gennaio 2011

La Cina è vicina. Da Adria verso il mondo

Pechino cresce e la ciabatta cerca nuovi consumatori nella repubblica popolare

La ciabatta pronta ad invadere nuovamente il mondo. Arnaldo Cavallari ha avviato nei giorni scorsi i primi contatti con alcune ambasciate straniere, Emirati Arabi, Marocco, Grecia, e soprattutto Cina, per promuovere la sua filosofia del pane al di là delle sponde dell'Adriatico. In attesa delle risposte, dall'incontro tra passioni e storie, nasce una serie di grandi idee legate al tipico pane adriese. E di passione e di storia alle spalle Cavallari e Beppe Donazzan ne hanno molta. Del padre del pane ciabatta si conosce praticamente tutto così come di Donazzan che ha dato recentemente alle stampe il suo ultimo libro: «Tutti figli di San Martino. Storia di un rally diventato leggenda». Donazzan, per i pochi che non lo conoscono, è stato inviato de Il Gazzettino ed ha seguito le Olimpiadi, invernali ed estive, i mondiali di Formula 1 ed i rally, oltre alla Parigi-Dakar, la Coppa America di vela, ecc. Il giornalista, vicentino di nascita, sta scrivendo un libro sul pane e sul quel fenomeno chiamato ciabatta. L'occasione ghiotta quindi la sua presenza al forno sperimentale per Cavallari per presentare quella che sarà il programma 2011 dell'Accademia del pane: «Oltre che all'estero la mia filosofia sta facendo sempre più breccia nel centro Italia, in particolare in Toscana. La settimana scorsa si è svolta a Montecatini una seconda lezione di ciabatta con la presenza di ben 20 panettieri. Tra qualche settimana poi, sempre nella terra di Dante, apriremo nuove case della ciabatta natura». Una passione quella per la ciabatta che sta prendendo piede, dopo un avvio al rallentatore, anche all'Ipssar Cipriani. «Questa passione ha specificato Cavallari - sta invadendo gli animi dei ragazzi sia per la riconosciuta bontà del prodotto sia per la presa di coscienza di questa realtà polesana. A gennaio inoltre, a partire dal 9, daremo il là, in sinergia con Adria Shopping, alle Domeniche in Ciabatta».
In sintesi, lungo il centro storico saranno collocati uno o due stand dedicati al tipico pane adriese. A fare da corollario, le bancarelle dell'Accademia dei sapori e dei colori del delta di Porto Viro, un'unione sancita anche dalla presenza al Ciabatta village dall'ex sindaco del comune deltino, Doriano Mancin. Una sinergia sempre più forte tra le due realtà, legate da un rapporto di collaborazione proficua che potrebbe portare quanto prima Cavallari ad esportare numerose sue idee a Porto Viro visto che ad Adria finora la sua filosofia stenta a decollare. Lo stesso Donazzan, da attento osservatore esterno, ha fatto notare la cosa: «Cavallari è stato ricordato nei miei libri e da Luca De Meo, attuale manager della Volkswagen, che lo considera una sorta di musa ispiratrice. La sua figura può essere un forte veicolo di promozione del territorio. Questo concetto però non è stato ancora stato recepito». Le sorprese, ovviamente, non finiscono qui. «Il 2001 - ha concluso Cavallari - sancirà la nascita della nuova rivista, Accademia del pane by Adria, edita da Ciabatta village».

Guido Fraccon

(Fonte: Il Gazzettino, 24 dicembre 2010, pag.IX)

martedì 4 gennaio 2011

Porto Viro: “La cena dei ossi”

Prima iniziativa dell’”Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po”
 
Dopo pochi mesi (era il luglio di questo 2010) dalla sua istituzione e dopo circa sei anni di gestazione da parte dei suoi attuali componenti partecipando a manifestazioni similari, l’“Accademia dei sapori e colori del Delta del Po” ha attuato la sua prima uscita ufficiale organizzando, presso il ristorante “Il paradello” di Porto Levante situato nell’estremo lembo di terra del Delta, la prima “Cena dei ossi” sabato 11 dicembre scorso, serata gastronomica ad invito per i soci (80) e simpatizzanti.
Circa 100 i commensali e, al tavolo della presidenza, Giacomo Bellato (presidente), i vicepresidenti Marietto Laurenti, l’assessore di Porto Viro Doriano Mancin, pure cerimoniere (oltre che referente con gli Enti), l’assessore al turismo e ai gemellaggi Alessandro Tessarin), la segretaria Paola Perazzolo, Daniele Beltrami (tesoriere), Giancarlo Tumiati, Maurizio Formenton. Finalità dell’Accademia? “Valorizzazione e promozione del territorio e delle tipicità del Delta del Po”. Un obiettivo che va oltre gli incontri gastronomici perché la “mission” è, sempre secondo la dichiarazione statutaria: “Tutelare il patrimonio ambientale e paesaggistico e contribuire allo sviluppo sostenibile dell’economia locale, riscoprendo le tradizioni popolari e contadine rafforzando nei giovani il senso di appartenenza ad una comunità e ad una terra meravigliosa”. Ed uno slogan: “Capire che la bellezza sta nella conoscenza”. Ed un logo: un reperto classico di colonna dorica quasi a sostenere la parola Accademia, 4 colori (verde = ambiente; giallo = il sole; rosso = forza e vitalità; blu = acqua e cielo) tracciati in misura crescente di lunghezza dal centro verso est, un volo stilizzato di 3 gabbiani e infine la curva blu del litorale a racchiudere il tracciato della zona del Delta ideato da Marietto Laurenti. Tra le personalità: il vicesindaco, e comproprietario del ristorante, Virginio Mantovan a sostituire l’indisposto sindaco Gennari, fondatore dell’Accademia, l’avv. Luigi Migliorini ex commissario del Parco veneto del Delta del Po, lo scrittore dialettale Gianni Sparapan, Arnaldo Cavallari inventore della gustosa “ciabatta adriese” ed i giornalisti della stampa locale. Inizio con il canto dell’Inno nazionale e quindi il via alla spiegazione della “storia” dell’associazione da parte del presidente Bellato, l’illustrazione del logo da parte di Laurenti mentre all’ingresso erano esposti alcuni strumenti usati un tempo per l’uccisione e la lavorazione del maiale. Sono stati proiettate in DVD e illustrate dal Beltrami, con abbondanza di foto d’epoca, le diverse fasi di detta operazione che avveniva nelle famiglie di campagna. Poi il via alla “cena” con sottofondo musicale del “sonadore” e cantante Marco Frigato e intermezzo di brani in dialetto dello stesso Sparapan con un menù ovviamente “a tema”: Ombreta prima de magnare, partensa con “salame e copa”; “pasta e fasoi”; “ossi de bosgato con cren e salse varie”; “cudghin acompagna da erbe e purè”; “pinsa unta e savata polesana”; “dolse e sfurisi, torta de patate mericane, mistoca e panetòn e bicerin”. A conclusione viene sottolineato che l’Accademia, che ha sede nel Musero della Civiltà contadina di Ca’ Cappello, non è una compagnia del “Magna e bevi” ma vuole collaborare a diverse iniziative altrui e dedicarsi soprattutto a “studi raffinati” sulla nostra storia e le nostre tradizioni (come suggerisce la parola “accademia”) da diffondere presso i giovani - ma non solo - per “renderli coscienti di appartenere ad una specifica comunità che va valorizzata, incrementata e vissuta”.

(Francesco Ferro)

Nella foto: I componenti l’Associazione “Accademia dei sapori e dei colori del Delta del Po. (Il presidente Giacome Bellato: terzo da sx, seduto)

La Nuova Scintilla (Numero 48 del 26 dicembre 2010)